Stats Tweet

Malipiero, Gian Francesco.

Compositore italiano. Studiò al Conservatorio di Vienna e successivamente ai Licei musicali di Venezia e Bologna. Autore fecondissimo fin dall'età giovanile, rinnegò in seguito la produzione di tale periodo. Sua prima opera, pertanto, è da considerare, i quadri sinfonici delle Impressioni dal vero (1910-22). Musicista personalissimo, M. non tardò a liberarsi dalle manifeste influenze di Busoni, Rimsky-Korsakov, Debussy (sia pure, queste ultime, indirettamente assorbite dall'impressionismo francese e russo) mentre reagiva al principio dello sviluppo tematico, fondamento della composizione del XIX sec. Lo dimostrò con le Sette canzoni (1918), costituenti la parte centrale dell'Orfeide, che egli stesso chiamò "espressioni drammatiche", suggerite da vecchie canzoni italiane della nostra letteratura. L'opera di M., vasta e varia, comprende composizioni teatrali e strumentali: tra le prime: Pantea (1919), dramma mimo-sinfonico in un prologo, tre "allucinazioni" e un epilogo; Orfeide (trilogia comprendente, oltre le Sette canzoni, La morte delle maschere, che la precede, e Orfeo ovvero l'Ottava canzone dove gli attori, salvo il cantore, non parlano, ma agiscono); Filomela e l'infatuato (1925); Merlino mastro d'organi (1927); Il mistero di Venezia (1925-28), in tre parti corrispondenti a tre periodi della gloriosa repubblica; Il torneo notturno (1929); Giulio Cesare (1936); Antonio e Cleopatra (1938); La vita è sogno (1940); Ecuba (1941); I capricci di Callot (1942). Tra la produzione sinfonica e strumentale: San Francesco d'Assisi (1921); Sinfonie, Passione, Inni; La cena (1927); La passione (1935) (Venezia 1882 - Treviso 1973).